L’’ispiratore’ di ‘Punto Radio Zocca’ fu Marco Gherardi, amico di infanzia di Vasco, che, durante il periodo di militare a Milano, ebbe modo di ascoltare ‘Radio Milano International’, nata nel marzo 1975. E fu proprio grazie ai preziosi consigli dei ragazzi di Milano a cui Gherardi e Lucio Serra (altro amico di Vasco) si rivolsero, che il sogno diventò realtà per Vasco e per i suoi dieci amici. L’idea era quella di far nascere una radio sull’Appennino tosco-emiliano e per farlo si procurarono dischi, cuffie, cassette, registratori, giradischi, costruirono una rudimentale antenna e… partirono! Il primo nucleo di “Punto Radio” cominciò a trasmettere non proprio da Zocca, ma da un paesino vicino, Montombraro, che aveva una posizione ottimale per coprire una vastissima zona dell’Emilia, anche con un trasmettitore di quella dimensione. A settembre prende piede così l’avventura nel mondo dell’emittenza privata: inizia a trasmettere ‘Punto Radio’, una delle prime ‘radio libere’ italiane, e una delle più amate e conosciute. Naturalmente anche ‘Punto Radio’ ebbe il suo ‘incontro’ con i sigilli dell’Escopost: Vasco, che era il responsabile della radio dal punto di vista legale, venne processato assieme a Walter Giusti, altro ragazzo dello ‘staff’, ma vennero assolti in quanto dimostrarono che quella radio non era nata a scopi di lucro e che non faceva propaganda politica, uno degli aspetti più temuti dalla radio nazionale. Una volta ottenuto il permesso di trasmettere, la radio cominciò a fare sul serio con palinsesti che, per la prima volta, portavano i microfoni in strada per intervistare la gente così in presa diretta, senza filtri. Ma Vasco e i suoi erano anche fra i pochi a trasmettere e promuovere la musica alternativa di quegli anni: King Crimson, i Boston, Bruce Springsteen, oppure i Sex Pistols, Clash, Lou Reed. Nomi che ora fanno rima con leggenda, ma che allora erano semplicemente rockettari semi-sconosciuti. Negli studi artigianali ricavati a Montombraro, prima, e al Residence Giuliana di Zocca, poi, nacque un fenomeno di massa che portò, fra il 1975 ed il 1978, centinaia di migliaia di giovani a sintonizzarsi sulle frequenze della Radio e a partecipare alle feste ed ai concerti organizzati da essa. ‘Punto Radio’ è stata anche una straordinaria scuola di talenti artistici. Molti dei DJ ‘per scherzo’ di quegli anni sono poi diventati artisti affermati. Vasco Rossi per primo, ma ai microfoni stavano anche un certo Gaetano Curreri (quello degli Stadio, per intenderci), Maurizio Solieri e Massimo Riva, colonne portanti della Steve Rogers Band, il Gruppo che ha accompagnato Vasco al successo nei primi anni di carriera e che poi ha battuto la via discografica autonoma. Il punto più alto della ‘carriera’ di ‘Punto Radio’ fu toccato tra l’estate ‘76 e quella ‘77. Il 19 settembre del ‘76, infatti, ad Alassio, si tenne la finalissima di un concorso indetto da ‘Onda tv’ in cui il pubblico votava la sua radio preferita. Vinse ‘Punto Radio’, battendo la diretta concorrente ‘BBC’ di Bologna, in cui militavano Red Ronnie e Bonvi.