E’ un tronco di biancospino conservato in una teca nel santuario della Verucchia, recante la scritta Tronco dello spino sul quale apparve la Madonna. Entrata in uso nell’anno 1690, la devozione per l’effige crebbe notevolmente alla fine del Seicento quando, secondo la tradizione, la Vergine apparve ad una giovane, tale Antonia Virgili di Rosola, di anni 17, orfana, maltrattata dai parenti. Un giorno la ragazza, nota per la sua religiosità, si trovava nei pressi del poggio della Verucchia, quando improvvisamente ebbe una visione della Vergine fra i rami di una pianta del biancospino. La notizia si diffuse nei dintorni e da quel momento il ramo della pianta fu portato in chiesa, diventando esso stesso oggetto di devozione.